venerdì 1 gennaio 2010

Una grande insegnante di danza al lavoro



La lezione di Suki Schorer






Chi aspetta l'incontro con la famosa assistente americana del grande genio della danza Balanchine, resta in un primo tempo sorpreso nel trovarsi di fronte una fragile signora, minuta come un uccellino e biondissima. Ma in pochi minuti, Suki Schorer rivela un polso di ferro e quella presenza irradiante che le permise di imporsi e di dare lezione, poco più che ventenne, ai suoi stessi colleghi più anziani del New York City Ballet, su incarico dello stesso Balanchine.

Vedere Suki al lavoro è un’esperienza affascinante: vivacissima, sembra essere contemporaneamente in ogni punto della sala, intenta a dare ad ognuno una correzione, un incoraggiamento, a raddrizzare il busto dell’uno e i piedi dell’altro, con tocco autorevole ed affettuoso. Non ammette compromessi: se mancano le qualità necessarie, ferma il pianista e fa ricominciare tutto da capo.

Sulla qualità non si transige, e Suki Schorer mostra di insegnare per una sua profonda missione. Ma ridere è permesso: le correzioni, espresse in un colorito miscuglio di lingue, sono rivolte in senso positivo, con allegria, come un semplice ma fermo invito a migliorare. Con la sua dedizione, ti convince a credere in te stesso, e così facendo, ti spinge al tuo massimo con entusiasmo. Le spiegazioni sono corte e, come il suo Maestro Balanchine, fa sempre uso di immagini mentali e metafore bizzarre, che però colpiscono l’immaginazione : “Queste braccia sono ali di pollo morto”, “Colpisci il suolo con il piede come se ci fosse il viso di una persona che non puoi sopportare”, il tutto mimando lei stessa in modo buffo gli atteggiamenti ed i movimenti da evitare.

Nella sua lezione si sviluppa un’atmosfera di intensa concentrazione, che si rompe a tratti per una bella risata.

Ho avuto occasione di vedere Suki Schorer affrontare classi di ragazze intimidite, e animarle poco a poco, con la sua energia, di uno spirito di danza che ha mutato completamente il loro stato d’animo e il loro aspetto, nello spazio di poche ore.

L'animo del Maestro è ancora vivo in lei, e la sua profonda convinzione nella realizzabilità della sua idea del Bello, riesce a contagiare tutti i presenti!

Sferaviola







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